Quale base del servizio divino il vescovo ha servito con la parola da Ebrei 4,14.15: "Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poichè egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato."
Il vescovo ha esortato a stare fermi nella fede. Ciò vuol dire non avere delle aspettative sbagliate per non diventare delusi. Potremmo essere delusi perchè Gesù non è ancora ritornato. Ma rimaniamo pazienti nell'attesa perchè non importa se siamo ancora in vita terrena o nell'aldilà al suo ritorno.
Se il diavolo vuole tentarci, vogliamo dirgli con decisione: "Tu non entri nellamia anima!" per restare fermi nella fede. Così verremo salvati per tutta l'eternità.
L'anziano Ruben Pascoli, nel suo contributo, ha fatto riferimento all'inno cantato dai bimbi, Il mio Padre lassù nei cieli è pien d'amore, mi salverà, dicendo che tante volte il nostro amore è lontanissimo. Ma dire con fede "sia fatta la tua volontà" significa avere amore verso Dio. Rimanere fiduciosi e non avere false aspettativeci preserva da delusioni.
Infine il conducente Iuri Trebbi ha sottolineato come non sia facile vivere la fede nella vita di tutti i giorni: al lavoro, tra colleghi e tanta gente e di riuscire a stare zitti e poter dire "Signore aiutami a perdonare". Ha citato quali esempi Gesù e l'apostolo Paolo, invitandoci a rimanere pazienti perchè "l'opera di Dio non ha una data di scadenza".
Questo servizio divino di festa è stato accompagnato da diversi contributi musicali, e la bellissima armonia tra tutti i partecipanti è stata molto sentita.